Quali sono gli uccelli autoctoni?

Gli uccelli sono una classe di animali vertebrati omeotermi, caratterizzati dalla presenza del becco, di piume e di ossa cave.

Gli uccelli sono evoluti da rettili arrampicatori circa 145 milioni di anni fa e oggi, nel mondo, sono state classificate 10.000 specie, molto differenti per caratteristiche e dimensioni. In Italia è possibile incontrare circa 480 specie differenti di uccelli autoctoni, tra specie stanziali, che vivono stabilmente sul territorio, specie migratrici, che nidificano o svernano in Italia, e le specie accidentali, ossia che giungono solo raramente nel nostro Paese.

Domande frequenti

Sì, esistono poche specie endemiche, tra le quali l’astore sardo (Accipiter gentilis arrigonii) endemico della Sardegna e della Corsica, un uccello che vive in foreste ad alto fusto e che ha visto una forte diminuzione del numero di esemplari presenti; lo sparviere sardo (Accipiter nisus) che vive nelle foreste ma a differenza dell’astore sardo si adatta anche a formazioni boschive e di macchia più degradate e di estensione più circoscritta; la starna italica (Perdix perdix italica) ormai estinta in natura ma presente in un centro di riproduzione.

L’uomo da tempo immemore ha cacciato e ancor oggi una parte, ancorché minoritaria, della popolazione umana chiede di mantenere le “tradizioni” della caccia.

Diverse specie di uccelli, sia migratori che stanziali, sono tra le specie oggetto delle “abitudini venatorie” in Italia. Esistono però una lista stilata dall’Unione Europea (inserita negli allegati della Direttiva Uccelli) e un’altra nell’articolo 18 della legge 157/92 in cui sono indicate le specie di uccelli che, solo in alcuni periodi e con quantitativi predeterminati, possono essere cacciate in Italia.

La minaccia più grave in Italia è costituita dal bracconaggio, fenomeno diffuso in quasi tutte le regioni italiane, e colpisce specie cacciabili e specie protette e su cui si concentra l’azione di contrasto di molte associazioni ambientaliste, come Legambiente.

La migrazione è uno dei fenomeni più affascinanti del mondo animale: gli uccelli migrano per cercare cibo e condizioni di vita migliori per allevare i propri piccoli e, nel far questo, alcune specie attraversano il pianeta quasi da un polo all’altro.

Come gli uccelli facciano a orientarsi è una domanda che ha affascinato moltissimi studiosi e, grazie a tantissimi studi, si è arrivati a conoscere una pluralità di fattori che entrano in gioco nel sapersi orientare: il Sole, il lasciarsi guidare dagli esemplari adulti, alcuni “sensori” chimici che permettono di allinearsi ed utilizzare i campi magnetici terrestri e, di notte, anche le costellazioni celesti.

Il nostro amore per gli animali si misura dai sacrifici che siamo pronti a fare per loro.

(Konrad Lorenz)

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