Quali sono gli uccelli alloctoni?

Gli uccelli alloctoni sono le specie di uccelli che originatesi e coevolute in una regione biogeografica si trovano, a seguito di rilascio volontario o involontario da parte dell’uomo, in un’altra regione biogeografica nella quale erano in precedenza assenti.

Ad oggi, sono 70 le specie di uccelli alloctoni considerate invasive presenti in Europa, per le quali è urgente e importante agire per prevenire maggiori rischi per la biodiversità e l’economia.

Domande frequenti

Sì, ad esempio l’usignolo del Giappone (Leiothrix lutea), proveniente dalla Cina e dall’India, che compete con l’usignolo autoctono e in alcune aree è diventato la specie dominante, l’ibis sacro (Threskiornis aethiopicus), il pappagallo monaco (Myopsitta monachus), il parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), il gobbo della Giamaica (Oxyura jamaicensis), l’oca egiziana (Alopochen aegyptiacus).

Le specie più diffusa è il canarino (Serinus canaria), originario delle isole Canarie e successivamente introdotto nell’Europa continentale, in cui viene allevato dal XVI secolo, ma vi sono altre specie di uccelli comunemente allevate e tenute in ambienti domestici, come il parrocchetto ondulato (Melopsittacus undulatus), originario dell’Australia, o i pappagallini detti inseparabili (Agapornis selby), originari dall’Africa.

Le invasioni biologiche generalmente necessitano di un tempo lungo per arrivare a colonizzare un territorio a discapito di altre specie preesistenti, quindi è importante agire prima che la specie alloctona invasiva si sia diffusa.

Se ciò non avviene e si agisce quando la specie risulta già diffusa, si procede con il contenimento della specie, valutando l’impatto sulla biodiversità e l’economia del luogo, i costi e le tecniche disponibili.

Il primo passo che ciascuna persona può fare è evitare l’acquisto di animali esotici, poiché contribuisce ad aggravare il fenomeno della perdita di biodiversità nei luoghi di origine, l’alterazione degli equilibri ecologici nei luoghi di arrivo e, spesso, è causa anche di impatti economici e sanitari.

È tutto collegato.
Quello che accade ora agli animali, succederà in seguito all’uomo.

(Indira Ghandi)

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