Quali sono i rettili autoctoni?

I rettili costituiscono una classe di animali vertebrati che presentano diverse caratteristiche: sono eterotermi (comunemente detti “a sangue freddo”, ossia la loro temperatura corporea dipende dalla temperatura dell’ambiente esterno), presentano squame sulla cute e si riproducono deponendo uova (in alcuni casi le uova vengono “covate” nel corpo materno, e tali specie son dette ovovivipare).

I rettili ebbero origine dagli anfibi primitivi: è in era paleozoica, circa 300 milioni di anni fa, che i rettili cominciarono il loro percorso alla conquista della terraferma, adattandosi per primi alla vita fuori dall’acqua.

Oggi sono note nel mondo 9.500 specie di rettili, in Italia sono presenti 54 specie di rettili autoctoni, di cui 25 specie di Sauri (ad es. la Lucertola muraiola e il Geco comune), 19 specie di Serpenti (ad es. la Vipera comune e il Cervone) e 10 specie di Cheloni (ad es. la Testuggine greca e la Tartaruga palustre europea).

Domande frequenti

Attualmente, in Italia sono presenti circa 60 specie di rettili.

Tra i serpenti, le specie più diffuse sono il biacco (Hierophis viridiflavus), la biscia dal collare (Natrix natrix) e il saettone (Zamenis longissima). Particolare interesse è rivolto alle tartarughe marine (Caretta caretta), animali minacciati da pesca e plastiche in mare, di cui si contano ogni anno alcune decine di nidificazioni in Italia; per la salvaguardia di questo animale, sono nate realtà come il Centro di recupero gestito da Legambiente a Manfredonia (FG), che in collaborazione con i pescatori locali si occupa del recupero e del reinserimento in mare di tartarughe marine ferite.

Sì, esistono specie endemiche, tra le quali si possono annoverare la testuggine palustre siciliana (Emys trinacris), diffusa in molte aree della Sicilia, la lucertola delle Eolie (Podarcis raffoneae) presente in alcune zone delle isole Eolie, la lucertola azzurra (Podarcis siculus coeruleus) limitata alle zone dei faraglioni di Capri.

Come tutte le specie selvatiche consigliamo di lasciarle vivere libere in natura e di aiutare progetti di conservazione a loro dedicati.

Chi avesse o volesse tenere una testuggine autoctona, tutte specie a rischio di estinzione inserite nel regolamento comunitario 2724/2000, può acquistarle solo da allevamenti registrati e sempre accompagnate da certificazione Cites. L’acquisto va dichiarato, con raccomandata a/r, al Servizio Cites dei Carabinieri Forestali di competenza territoriale, per impedire fenomeni di detenzione e commercio illegale.

E’ obbligatorio anche dichiarare cessioni ad altro proprietario e la morte dell’animale, avendo cura di conservare la dichiarazione e la ricevuta di ritorno, così da non incorrere nelle sanzioni previste.

Ci si può domandare: cosa sarebbe l’uomo senza gli animali? Ma non il contrario: cosa sarebbero gli animali senza l’uomo?”
(Friedrich Hebbel)

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