Nessuna tutela per la Tortora Selvatica.

Ieri le Amministrazioni regionali, durante la Conferenza delle Regioni, hanno rifiutato di attuare qualsiasi forma di tutela per la Tortora Selvatica, una specie che sta scomparendo.

Questa scelta, unita alla volontà di consentirne addirittura la caccia in preapertura, “dimostra la sudditanza ormai lampante delle amministrazioni regionali italiane rispetto al mondo venatorio e la distanza di quest’ultimo da ogni minima idea di sostenibilità e attenzione verso la tutela della fauna”, affermano Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e WWF Italia.

Con una circolare del 22 marzo scorso il  Ministero per la Transizione Ecologica (MITE) aveva annunciato che “in assenza di un adeguato piano di gestione delle Tortora selvatica appare ineludibile una moratoria dell’attività venatoria sulla specie”. Il caso avrebbe avuto origine da una richiesta pervenuta al ministero da parte della Commissione europea che, nell’ambito della Direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici, indica come, nel caso di una specie considerata in declino la caccia non possa essere considerata sostenibile se non in presenza di un piano di gestione adeguato.


Il  20 aprile poi il tavolo tecnico della Conferenza Stato-Regioni aveva discusso il Piano Nazionale di gestione della tortora selvatica. Il Piano, predisposto dal MITE e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), prevede una serie di misure a favore di una specie in gravissimo stato di conservazione, tra cui la non cacciabilità della tortora durante la cosiddetta preapertura, cioè l’apertura anticipata della stagione di caccia.
Immediate erano state le reazioni del mondo venatorio e dei molti rappresentanti politici vicini alla caccia.

“La decisione assunta dalle Regioni – dichiarano le associazioni – nulla cambia tuttavia rispetto alla Proposta del Piano come elaborato da ISPRA e alla posizione del ministero della Transizione ecologica, che non possono cambiare una posizione già assunta ufficialmente, alla luce di valutazioni scientifiche e oggettive che certificano il grave stato di condizione della specie nonché dei dettati normativi e regolamentari vigenti a livello italiano ed europeo.

“Quanto accaduto oggi ha pertanto semplicemente l’effetto di impedire la definizione e dunque l’attuazione a breve del Piano di tutela. Ciò significa che, in assenza del necessario Piano, la caccia alla Tortora selvatica è completamente vietata, tanto in preapertura  della stagione venatoria quanto in apertura ordinaria.

“Provvederemo al più presto – proseguono Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia, WWF Italia –  a diffidare le regioni dal procedere con l’inclusione della specie nell’elenco delle specie cacciabili e saremo pronti ad adottare ogni misura, sia sul versante politico/istituzionale, sia su quello legale e giudiziario, al fine di impedire ulteriori azioni in danno del patrimonio faunistico e degli interessi della collettività che non possono essere sacrificati per soddisfare le miopi esigenze di pochi”.

Related Posts