Cuccioli illegali dall’Est

La Guardia di Finanza di Trieste durante un normale controllo ha fermato un’Audi A6 con targa polacca, al volante un uomo ucraino.
All’interno dell’automobile i finanzieri hanno scoperto dieci gattini stipati in uno scatolone, sei cuccioli di Certosino e quattro di Scottish fold, trasportati in violazione delle norme che regolano sia gli scambi commerciali di cani e gatti tra Paesi UE, sia la loro introduzione in Italia.
I gatti erano davvero molto piccoli per affrontare un viaggio del genere, erano senza microchip, senza vaccinazione antirabbica  e i passaporti erano contraffatti, (il passaporto viene rilasciato di solito dopo 21 giorni dall’antirabbica) inoltre l’età indicata non corrispondeva a quella effettiva di circa 40 giorni, e un gattino di età inferiore alle 10 settimane non è né socializzato né completamente svezzato.
Sia il Certosino che lo Scottish Fold sono due razze molto antiche e pregiate, un esemplare di solito è venduto ad un prezzo medio di ottocento o mille euro.
I felini sono state affidati alle cure del personale veterinario della Asl di Trieste in attesa di essere adottabili, appena saranno trascorsi almeno 21 giorni dalla vaccinazione.

L’uomo, responsabile del traffico illecito, è stato multato con una sanzione pari a decine di migliaia di euro, aggravata dal fermo amministrativo dell’Audi sulla quale viaggiavano i cuccioli.

 

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