End the Cage Age ha finalmente il sostegno del parlamento UE

L’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age per dire basta all’allevamento in gabbia ha ricevuto un ampio sostegno dai rappresentanti delle principali istituzioni dell’UE.
Lo consideriamo un primo traguardo.

Durante i mesi precedenti vi abbiamo chiesto di firmare per far sapere alla Commissione europea che le aspettative dei cittadini erano di avere un’Europa libera dalle gabbie, e alla fine l’Iniziativa è stata firmata da 1,4 milioni di persone!

Giovedì scorso, 15 aprile, si è tenuta l’audizione al Parlamento europeo e le istituzioni dell’UE hanno ascoltato i motivi per cui è necessario e urgente dare seguito alla richiesta di migliorare la vita degli animali nell’allevamento.

Perché non vogliamo più animali reclusi?
Conigli allevati  in uno spazio talmente piccolo da non potersi allungare completamente,  scrofe costrette in gabbie in cui non possono nemmeno girarsi, galline ovaiole che nelle “gabbie arricchite” hanno  lo spazio di circa un foglio A4, il che non consente loro di svolgere bisogni primari come fare bagni di polvere e sbattere le ali.
Non solo pensiamo che tutto questo sia disumano ma anche non necessario, poiché i sistemi non in gabbia sono praticabili e già in uso.
E allora perché non adottarli di norma?

End the Cage Age è stata accolta calorosamente dai tre Commissari europei presenti durante il dibattito e da numerosi membri del Parlamento europeo nei loro interventi. 
Norbert Lins, Presidente della Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha affermato  che “la maggior parte dei relatori ha accolto favorevolmente questa iniziativa”;  Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato “Avete il mio pieno sostegno, il pieno sostegno della Commissione europea per attuare questa trasformazione”.
“Stiamo adottando misure per un’azione concreta perché, come ho ripetutamente affermato, il benessere e la salute degli animali sono in cima alla nostra agenda”, ha concluso Stella Kyriakides, Commissario per la Salute e la sicurezza alimentare.

Questa campagna ci ha coinvolti in prima linea, l’esito dell’audizione è un ottimo segnale ma il nostro obiettivo
non è ancora stato raggiunto perché la risposta formale della Commissione europea alla richiesta dell’ICE è attesa nei prossimi mesi. 
L’enorme sostegno ricevuto da questa iniziativa dei cittadini europei non può essere ignorato dalla Commissione europea, ci aspettiamo che presenti una proposta legislativa per porre fine quanto prima a questa pratica ormai medievale, usando criteri che siano più in linea con la natura e la tutela della salute pubblica”.

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