ECCO LA NUOVA ECOLOGIA DI MAGGIO, CON UN DOSSIER SUGLI “EROI DELL’AMBIENTE” DAL BRASILE ALLE FILIPPINE

Cresce del 60% in un anno il numero delle persone uccise perché difendono la terra.
È dedicata agli “Eroi dell’ambiente” la storia di copertina del numero di maggio della Nuova Ecologia, il mensile di Legambiente. Dall’America latina al Sudest asiatico, il numero delle persone uccise perché lottavano per difendere la loro terra da disboscamenti, miniere d’oro, coltivazioni di palme da olio, dighe, centrali o resort turistici è in forte crescita: 185 le vittime censite nell’ultimo rapporto di Global Witness (dati 2015), il 60% in più rispetto all’anno precedente. Se il caso che più ha fatto clamore negli ultimi mesi è quello di Berta Càceres in Honduras, il mensile di Legambiente invita a non dimenticare quanto accade negli altri Paesi. Nelle Filippine, per esempio, dove dal 2010 a oggi sono più di 90 gli ecoattivisti uccisi, come l’avvocata ambientale Mia Manuelita Cumba Masacariñas-Green, giustiziata davanti ai suoi tre figli lo scorso 15 febbraio. O in Brasile, patria di Chico Mendes, dove l’ultima vittima della mattanza che colpisce indigeni, sindacalisti e contadini è Waldomiro Costa Pereira, un Sem Terra che lottava per la riforma agraria, ucciso a colpi di pistola in un reparto di rianimazione, dove si trovava per essere scampato a un altro attentato. “Corriamo il rischio di perdere di vista i luoghi e le popolazioni che ancora vivono in una sorta di nuovo Medioevo del capitalismo, – scrive nel suo editoriale Enrico Fontana – dove alla schiavitù si è sostituito il land grabbing”.

L’ufficio stampa Legambiente 06 86268399 – 53

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